

OSTEOPATIA
È un sistema di diagnosi e di trattamento che utilizza le mani al fine di recuperare la giusta mobilità e funzionalità del corpo umano. L’Osteopata attraverso le mani e manovre specifiche analizza la mobilità (sia essa articolare, viscerale, cranio-sacrale e tissutale) individua le zone in disfunzione e con piccoli aggiustamenti ripristina la tendenza del corpo all’autoguarigione, ciò si dimostra efficace per la prevenzione, valutazione e trattamento dei disturbi NEURO - MUSCOLO - SCHELETRICI.
COSA CURA?
L’Osteopatia ottimizza i processi fisici e fisiologici del corpo al fine di stimolare le capacità di recupero e guarigione dell’essere umano. È particolarmente indicato nei casi di:
- Disturbi dell’apparato muscolo - scheletrico, ossia di tutta la colonna vertebrale.
- Disturbi dell’apparato viscerale (reflusso gastro-esofageo, ernia iatale, coliti, cistiti ecc..)
- Disturbi posturali e del movimento
COME CURA?
L’Osteopata attraverso le mani analizza la mobilità (sia essa articolare, viscerale, cranio-sacrale e tissutale) individua le zone in disfunzione e con piccoli aggiustamenti ripristina la tendenza del corpo all’autoguarigione.
QUANTO DURA?
La prima seduta dura circa 40 min. ed è fondamentale per capire come si svolgerà l’iter della cura. Il numero di sedute dipende da svariati fattori quali la qualità e la quantità dei disturbi, l’età del paziente, il perdurare della sintomatologia.
OSTEOPATIA: COME PUO' AIUTARTI ?
Poiché l'osteopatia riequilibra le funzioni vitali e agisce con uno scopo curativo ma soprattutto preventivo, le indicazioni per un trattamento osteopatico sono molto ampie e indicate per tutte le fasce di età.
Qui di seguito un elenco di casi, tuttavia non esauriente, che possono esser oggetto di cure osteopatiche:
SISTEMA MUSCOLO-SCHELETRICO
Cifosi, Osteoporosi, Epicondilite ("gomito del tennista"), Dolori alla caviglia, Problemi a legamenti e rotula, Problemi dell’anca, Problemi del menisco (non rotto),
Parestesie, Spina calcaneare, Fascite, Spondilolistesi istimica, Colpo di frusta,
Gonalgia (dolore al ginocchio), Cuffia dei rotatori,
Periartrite scapolo omerale, Dolori al coccige, Dolori costali o intercostali,
Lombalgie (mal di schiena), Dorsalgie,
Cervicalgie (dolore alla cervicale e torcicollo), Pubalgie, Dolori articolari, Tendiniti.
SISTEMA NEUROLOGICO
Mal di testa, Sindrome del tunnel carpale, Vertigini, Cefalee, Emicranie, Neuropatologie,
Ernia del disco lombare, Ernia del disco cervicale, Nevralgie facciali, Nevralgie cervico-brachiali, Cruralgie, Sciatiche.
SISTEMA NEUROVEGETATIVO
Fatica cronica, Fibromialgia, Senso di oppressione, Turbe del sonno, Irritabilità, Stati depressivi, Stati ansiosi, Stress.
SISTEMA DIGESTIVO
Reflusso gastroesofageo, Costipazione, Disordini funzionali delle vie digestive, Colon irritabile, Colite spastica, Diarrea, Turbe epato-vescicolare, Turbe digestive, Flatulenza, Ernia iatale, Pesantezza di stomaco, Bruciore di stomaco, Acidità gastrica, gastrite.
SISTEMA CIRCOLATORIO
Insufficienza cardiaca, Insufficienza vertebrobasilare,
Problemi post-operatori cardiocircolatori, Alcune ipertensioni arteriose,
Congestioni venose, emorroidi, Formicolio, Problemi circolatori agli arti inferiori e superiori.
SISTEMA GINECO-URINARIO
Prostatite e dolore pelvico, Dispaneuria (dolore durante i rapporti sessuali), Infertilità, Irregolarità del ciclo mestruale, Dismenorrea (dolori mestruali), Dolori al basso bacino, Turbe della menopausa, Cistiti, Incontinenza.
Cicatrici
Osteopatia e gravidanza, Prolasso-malposizione uterina, Pavimento pelvico, Dolori funzionali del piccolo bacino, Cistite, Sindrome post-parto.
Osteopatia e ORL
Otiti, Polmonite, Bronco pneumopatia cronica ostruttiva,
Asma, Bronchite, Problemi di deglutizione, Patologie asmatiche, Sinusite cronica, Rinite.
Osteopatia e odontoiatria
Disturbi atm, Malocclusioni.
Osteopatia e pediatria
Strabismo, Asma, Osteopatia per bambini, Plagiocefalia, Dolori addominali, Occlusioni dentali, Otiti, Rigurgiti, Coliche, Scoliosi, Canale lacrimale otturato,
Problemi ORL, Problemi digestivi, Stato collerico aggressivo, Dislessia, Mancanza di concentrazione, Disturbi del sonno, Cesareo, problemi della nascita e della prima infanzia legati ad un parto difficile.
TECNICHE OSTEOPATICHE
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TECNICHE STRUTTURALI
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TECNICHE CRANIO-SACRALI
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TECNICHE VISCERALI
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TECNICHE IN B.L.T.
Le tecniche strutturali sono definite “di struttura“ perché vanno a ristabilire la mobilità ossea qualora ci sia una problematica di “blocco”. La manipolazione è molto rapida e con breve escursione di movimento e consente il recupero dalla mobilità articolare. Le tecniche strutturali hanno un impatto neurologico in quanto stimolano impulsi dalle e alle terminazioni nervose delle parti trattate.

Le tecniche cranio-sacrali agiscono sul movimento sincrono tra ossa propriamente del cranio e osso sacro, andando a ristabilire il meccanismo respiratorio primario (MRP).
Il MRP non è altro che il movimento armonico e sincrono di parti ossee, muscoli, legamenti e di tutte le fasce che consentono un equilibrio cranio – sacrale.
Questa tecnica ha un effetto benefico sulla vitalità dell’organismo che permette a ossa, fasce e organi di reagire efficacemente ai fattori esterni ed interni di disturbo.

I visceri hanno come motore il meccanismo di respirazione primaria (MRP) e la respirazione diaframmatica. Quando queste hanno delle restrizioni di mobilità viene applicata una tecnica viscerale che permette all’osteopata di riadattare l’organo alla sua mobilità e motilità fisiologica naturale, in modo da correggere i disordini provocati dalla restrizione. Le restrizioni di mobilità possono essere causate anche da disfunzioni di struttura (colonna vertebrale)che può influenzare uno o più organi e viceversa.

La disfunzione osteopatica rappresenta un’alterazione della propriocettività ed esterocettività di legamenti, muscoli e fasce, che a loro volta subiscono le influenze delle fluttuazioni fluidiche.
In tal caso si può utilizzare il principio del B.L.T. che consiste nel mantenere l’articolazione in uno stato di equilibrio assistito, attraverso l’esagerazione, l’azione diretta, la distrazione o la compressione,in modo che l’intrinseca intelligenza del meccanismo possa riportare l’equilibrio fluidico-tissutale in quell’area.
La tecnica di correzione consiste in due fasi:
- fase attiva
- fase passiva
La ricerca del movimento facilitato ed il coinvolgimento ligamentoso, rappresentano la fase attiva della tecnica.
La fase passiva è caratterizzata da:
- movimento ligamentoso, dove l’operatore resterà in attesa del punto neutro di movimento.
- comparsa del punto neutro ovvero la sensazione dell’equilibrio tra i legamenti.
- sucessivamente seguirà una sensazione di rigonfiamento, aumento di spazio, perdita del contatto con la singola unità, assonanza con l’unità centrale notocondrale.
